Acqua “pazzesca”, fresca e limpidissima, mare e brezza perfette per affinare le tecniche di pagaiata, grotte sempre più affascinanti. Marzia non esce molte volte all’anno, ma è caparbia, ha una buona acquaticità, possiede il suo amato kayak che ha adattato sapientemente alle sue misure grazie ai consigli avuti l’anno scorso durante il corso base che ha frequentato. Se riuscisse a pagaiare con più frequenza penso che diventerebbe molto abile in poco tempo. Sono contento perché l’escursione perfetta la ritengo quella che mi permette di portare al limite le capacità di chi mi segue con il sorriso sulle labbra. Oggi è stato così. Abbiamo doppiato il promontorio e siamo tornati indietro!